Impressioni su un messaggio letterario (quasi una critica)

 

di Caterina Maccario

 

Un libro è sempre un messaggio per chi lo scrive e per chi lo riceve e quando ho avuto da Eduardo “Misa Campesina” ho iniziato a leggerlo con una buona dose di curiosità, ma anche con qualche perplessità. Conosco Eduardo da diversi anni, ho lavorato con lui nella elaborazione di progetti culturali, nell’organizzazione di incontri e dibattiti su temi sociali….ed ho avuto modo di stimare le ottime qualità umane e professionali, nonché di valutare l’efficace immediatezza con cui riesce a coniugare il pensiero con l’espressione scritta, ma, da lì a cimentarsi con un libro, ci corre!

Come mi sbagliavo!

Via, via che andavo avanti con la lettura, sono stata letteralmente catturata, prima dallo stile: le frasi brevi, agili, incalzanti, attraverso le quali il tema si insinuava, si delineava, prepotente e coinvolgente.

Poi il tema: l’autore racconta le sue esperienze umane e professionali in Nicaragua attraverso una galeria variopinta di personaggi, di situazioni reali e toccanti, di periodi pittorici del territorio, dell’ambiente, della cultura che ci rendono partecipi di quel mondo. (Come se fosse un altro mondo!)

Un discorso a parte sui personaggi, i più svariati ed impensabili.

Per citarne alcuni: padre Jorge, i vecchi, i bambini, le madri, il borracho, Chico, Doña Dominga, Elisabetta, Adela, Myriam, Martita, Nicolàs, i Miranda, ecc.

Gli eventi storici su cui si sofferma inevitabilmente non condizionano il suo racconto, perfino la sua umanità è vista in secondo piano rispetto alla sua professione di medico che “lui” porta avanti come una bandiera; la difende, ci si protegge, la onora e di riflesso ne è onorato.

Una volta iniziato il libro si continua, si continua a leggerlo come preda di un magico interesse che non si fermerà all’ultima pagina, ma andrà oltre.

Ti lascia, infatti, un intimo senso di calore ed un sottile, impercettibile rimpianto per i viaggi non fatti, le vie non percorse e le persone, le più diverse, non incontrate. Ho raccolto il messaggio, Eduardo, grazie, grazie di cuore.