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giovedì, 26 febbraio,
2004 |
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SCUOLA UNIVERSITA' |
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Pag. 053 |
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Premiato
il bocconiano globetrotter |
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Dagli Stati Uniti a Bangkok per l' Onu:
«La mia è una missione» |
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Matteo Marinelli: studiare all' estero e imparare le lingue per
trovare lavoro più facilmente |
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R. C. |
Come un
chierico vagante del Medioevo, Matteo Marinelli da Civitanova Marche ha studiato talmente a lungo all'
estero da ricevere, ieri, dalle mani del
rettore della Bocconi Carlo Secchi, il premio
«Ulisse» per lo studente che ha il curriculum
vitae più internazionale. A Rita Sciarra
è andato invece il premio «pioniere dell'
internazionalità». I riconoscimenti sono
stati conferiti nell' ambito dell' International Week,
la settimana organizzata dal servizio relazioni internazionali della Bocconi
per presentare alle matricole tutte attività internazionali. Degli oltre 11mila
iscritti all' università di via Sarfatti, circa il 6%
proviene dall' estero. Sul totale degli immatricolati l' 8% è straniero. A
questi si devo aggiungere ogni anno 400 studenti in scambio in Bocconi per
frequentare un semestre di studi. Matteo Marinelli, 23, è attualmente a Bangkok
per uno stage come volontario delle Nazioni Unite con la Fao:
«Mi occupo di finanza rurale e marketing, la microfinanza
è la mia passione. Mi sono laureato ad ottobre 2003 con i professori Fiorentini
e Missoni con una tesi in microfinanza in zone post conflitto. Il caso studio è
stata la regione balcanica. Si tratta di studi sul
microcredito a favore di piccoli imprenditori e contadini che non hanno accesso
alle grandi banche e di studi sulla tutela del risparmio». Fin dai primissimi
anni di studio, il marchigiano, milanese d' adozione, non aveva perso tempo per
studiare oltreoceano. «Sono venuto a Milano nel ' 99 - racconta Marinelli - per
frequentare la Bocconi. La prima esperienza internazionale l' ho fatta in
estate in California alla Berkley University. Ho
seguito corsi in economia dello sviluppo e affari internazionali». Poi è
tornato a Milano a studiare. Quindi, altra estate e altro corso. «Sono stato a
New York per studiare Affari internazionali alla New York University. L' anno
dopo sono andato un paio di mesi in Bangladesh in una
banca che si occupa di microfinanza, ovvero di
sostegno a poveri e donne di Paesi in via di sviluppo». Le piace fare questa
vita da girovago? «È una missione. Ho sia motivazioni etico-sociali
che mi sostengono sia il desiderio di fare un lavoro che mi piace. Fare il
funzionario delle Nazioni Unite che si occupa di povertà è interessante.
Certo... la vita non è facile: ho lascito la casa a 18 anni e ci torno
raramente. I miei genitori mi aiutano molto, sia psicologicamente che
economicamente. E gli amici veri restano sempre». Consigli per le matricole?
«Puntino sull' internazionalizzazione. Si imparano le lingue, ci si mette in
competizione con i coetanei francesi, inglesi e americani che fanno esperienze
simili. Studiare all' estero è strategico per inserirsi nel lavoro in Europa».
La Bocconi ha 111 scuole partner in 41 Paesi. Sono oltre 700 studenti hanno la
possibilità di trascorrere un semestre all' estero nell' ambito del Programma
Scambi, Free-Mover Semestre. R. C.