Una suora apostolina: Angelica
ciao eduardo, mi chiamo angelica, sono una
postulante delle suore apostoline (siamo
a castelgandolfo) e abbiamo come carisma
l'orientamento vocazionale. Per questo prepariamo
una rivista che si chiama SE VUOI e che cerca
di essere un aiuto ai giovani che si pongono
la domanda sul senso della vita.
All'interno di questa rivista, c'è una rubrica
dedicata alle recensioni dei libri e io sono
infatti la responsabile di questa rubrica.
E' stato proprio
nel corso di tale apostolato che mi sono
ritrovata tra le mani il tuo libro "misa
campesina" e l'ho letto tutto d'un fiato.
Mi sono appassionata alle
vicende delle persone che tu hai curato,
alle vicende socio-politiche del Nicaragua,
ma soprattutto mi sono ritrovata nella tua
esperienza di giovane alla ricerca di se
stesso, delle sue capacità e dei suoi limiti
misurandosi con situazioni forse estreme
proprio perchè l'ambiente in cui si è cresciuti
ci ha sempre dato tutto... insomma molto
a che vedere con la mia esperienza, anche
se non sono andata fino in Nicaragua. E poi
mi piaceva tanto quando hai detto che la
sfida più grande è quella dell'"acculturazione",
cioè di entrare in un modo di vedere e sentire
la vita che non solo non è il tuo, ma che
tu reputi sorpassato o inadeguato... forse
però mi sarebbe piaciuto di più "ascoltare"
le tue emozioni, quello che hai vissuto (un
paio di volte lo hai fatto), ma mi rendo
conto che non era lo scopo del libro. E allora,
visto che c'era la possibilità di scriverti,
la domanda te la faccio di persona. E poi
volevo anche chiederti cosa fai ora, cosa
hai fatto dopo aver lasciato il Nicaragua
e quanto del giovane desideroso di pace e
giustizia è rimasto vivo in te...
scusa la lunghezza, ma è una cosa che ho
sempre sognato quella di poter dialogare
"dal vivo" con l'autore di un libro
che mi ha interpellato.
ciao e aspetto una tua risposta, quando puoi!
angelica