Vos sos el Dios de los pobres - Un commento di un lettore: Tullio Manca
Ma soprattutto le scrivo perchè ho letto
il suo libro : Misa Campesina. Le
voglio dire che mi ha appassionato. Mi ha
appassionato la sua esperienza
umana, la sua esperienza di medico , la prospettiva
politica, sociale e
religiosa con cui descrive i fatti, dall'interno,
partendo dalle basse
realtà locali e non da altro. E credo che
sia proprio questo a far capire,
intuire la realtà del Nicaragua dove lei
è stato, meglio di qualunque altra
analisi .
Credo profondamente che l'aspetto umano,
politico e religioso debbano
compenetrarsi in ogni cosa si faccia, ad
ogni realtà alla quale ci si
accosta, che si voglia conoscere e che poi
si voglia raccontare. Anche se
non la conosco, mi sono ritrovato nell'occhio
con cui guarda le cose, nell'
"onestà intellettuale"(per riprendere
pasolini) con cui le presenta e le
critica, nello spirito con cui conclude il
libro, lo spirito della Misa
campesina, lo spirito che unisce lei e Mauro
e le persone che lavorano ( mi
piace usare questo verbo perchè credo sia
importante e nuovo) per
alternative di sviluppo anche piccole , minuscole
o piu' grandi, ma comunque
piccole in confronto al gigante dell'economia
imperante e oltre a lavorare,
oltre a testimoniare la loro presenza accanto
a chi subisce il gigante
dell'economia, pensano a un' alternativa
a questo sistema : ormai credo che
questa sia la nuova strada, le idee dell'alternativa
non partono da
ideologie, da teorie, ma da realtà concrete
anche minuscole, e questa sarà
la forza e l'onestà, diciamo "l'etica
rivoluzionaria" che molto più
difficilmente verrà tradita.
La nuova strada è quella di A. Zanotelli
che lancia i suoi anatemi politici
da una baraccopoli e che non si vuole fermare
a una testimonianza, nè però
vuole perdere il contatto concreto della
realtà.
Del lato medico del suo libro mi colpisce
la preparazione veramente attenta
e globale ( che appunto non è sinonimo di
approssimativa, "un po' di tutto")
che viene richiesta ad un medico di base
in quelle condizioni : che va dalla
pratica clinica piu' "pratica",
al saper leggere un vetrino con uno striscio
di sangue, dal laboratorio alla semeiotica
clinica, per cui è importante
sapere tutto, non trascurare nulla nella
preparazione, neanche le
osservazioni al microscopio che a volte all'università
sembrano non servire
per il futuro del clinico, tanto meno in
paesi in via di sviluppo dove si ha
un'immagine del medico solo d'emergenza,
che col laboratorio non ha niente a
che vedere, e invece non è così.