Allerta Zika – intervenire sui determinanti

Il primo febbraio 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato l’allerta globale per l’epidemia di virus Zika.

Questa infezione è trasmessa da zanzare del genere Aedes che trasmettono anche altre malattie virali come il dengue, la febbre gialla e il chikungunya. L’attuale distribuzione della malattie trasmesse da Aedes è legata a storici movimenti di persone e merci (la zanzara raggiunse le Americhe grazie al mercato transoceanico degli schiavi).  La diffusione delle zanzare Aedes è stata facilitata dalla crescita delle disugaglianze e la concentrazione di masse crescenti di popolazione che vivono in infime in condizioni igieniche, in infinite periferie urbane: senza accesso all’acqua corrente, senza sistemi di drenaggio delle acque reflue, senza sistemi fognanti, senza accesso a cure sanitarie, in mezzo a montagne di rifiuti e ricettacoli plastici frutto di un modello di sviluppo basato sull’obiettivo di una crescita economica indiscriminata e, per definizone, insostenibile. E’ stato anche dimostrato che le aree urbane non solo solo il luogo privilegiato della trasmissione delle malattie virali trasmesse da Aedes, ma – almeno nel caso del dengue – facilitano anche la crescita di ceppi virali con un accresciuto potenziale epidemico.

La risposta (principale) non è la ricerca di un vaccino, ma un radicale cambiamento di rotta per la trasformazione di sistemi sociali non solo iniqui, ma insostenibili. Un primo, piccolo passo dovrebbe essere quello della creazione di condizioni di vita umane nella vaste periferie urbane del mondo.

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