Il mio presepe. Santo Natale 2024

Ho fatto il presepe anche quest’anno con le stesse figurine di gesso con cui lo allestivo da bambino. Quando ho messo il Bambino “avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”, ho sentito freddo, il freddo dell’Umanità travolta dall’odio e la violenza del potere e del denaro di cui è stata resa avida. Il freddo della guerra, di tutte le guerre. Il freddo della Natura martoriata e saccheggiata. Il freddo della sofferenza. Allora ho coperto il Bambino con una copertina di solidarietà con la sua terra e il suo popolo, oggi però simbolo di solidarietà con tutta l’umanità sofferente. Quel Bambino nato povero in Palestina ieri come oggi, ci chiede pace e giustizia.

Pace per l’umanità, Pace con la Natura, Pace nei nostri cuori.

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