19 di luglio 1979. Un anniversario tradito e triste

….l’attuale regime “orteguista” ha perso ogni contatto con l’esperienza politica e soprattutto sociale e culturale di prima del 1990 e soprattutto di quei primi anni del Nicaragua rivoluzionario che ho avuto il privilegio di vivere e che in questo libro racconto come li ho vissuti.

Dalla quarta di copertina di “Misa Campesina”:

Quando in uno dei miei viaggi in città incontrai l’allora Ministro della Cultura, il poeta e frate trappista Ernesto Cardenal alla mia domanda se non vi fosse contraddizione tra cristianesimo e rivoluzione rispose: “La Rivoluzione è lavorare per il prossimo e lavorare per il prossimo significa benessere, dare da mangiare all’affamato, vestire gli ignudi, insegnare a colui che non sa, curare i malati: queste sono le opere evangeliche e sono la pratica dell’amore”. Oggi, in una poesia inedita “Con la puerta cerrada” Cardenal denuncia:

“La revolución perdida
en el actual régimen de terror y mentira la familia ha deforestado el país indefensos en la globalización”.

Il presidente Ortega e sua moglie, la vicepresidente Rosario Murillo, governano infatti con il “terrore e la menzogna” piegando le istituzioni al proprio servizio personale, una mutazione che si intuiva già nel 2001. Come ricordo nel libro, allora di ritorno in Nicaragua per la prima volta, incontrai Dora Maria Tellez. L’ex comandante “uno” della rivoluzione sandinista condannava senza mezzi termini il tradimento “dell’etica rivoluzionaria po- sta al servizio della costruzione di un’utopia” dell’ex-compagno di lotta, oggi nuovamente al potere e motiva- to solo da quello. La repressione è tornata in Nicaragua.

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